Riceviamo e con piacere pubblichiamo il commento del Comitato Iris che come noi concorda sul fatto che gli interessi di pochi vengono difesi lasciando al proprio triste e malato destino la salute dei cittadini. E' davvero incredibile... la cittadinanza non può rimanere in silenzio.
Agli aderenti e simpatizzanti del Comitato iris
La discussione sul rischio idraulico svoltasi ieri sera al Consiglio comunale, è stata una grandissima delusione. Vi inviamo di seguito un nostro breve commento.
Un saluto
Il Coordinamento del Comitato
IL DESTINO DEI PADOVANI:
SOTTO ACQUA DI FOGNA, SOPRA ARIA INQUINATA
A mesi di distanza dagli allagamenti che hanno colpito migliaia di padovani e dalle ultime statistiche che confermano Padova città tra le più inquinate d’Italia, il Consiglio Comunale approva una mozione sulla sicurezza idraulica del suo territorio in cui:
- non si fa alcuna autocritica per aver concesso di costruire in zone a rischio idrogeologico senza prima aver adeguato rete fognaria e impianti idrovori per il sollevamento delle acque;
- non si manifesta alcuna intenzione di bloccare la prevista edificazione di altre case e palazzine nelle suddette zone, pur sapendo che ciò peggiorerà la situazione idrica e i rischi di allagamento;
- non si assume alcun impegno concreto per risarcire i danni subiti dai cittadini a causa degli allagamenti avvenuti.
Il territorio che comprende via Forcellini, via Canestrini e via Crescini è terra bassa, al di sotto del livello dei fiumi, un grande catino che ha per sponda il canale Scaricatore e il canale S. Gregorio. Saggiamente questo terreno era stato vincolato a verde dal vecchio Piano Regolatore, per svolgere la funzione di raccolta e assorbimento delle acque che scendevano dalla città. Le amministrazioni successive hanno invece autorizzato la sua cementificazione, forse per far soldi con gli oneri di urbanizzazione, o per assecondare gli interessi di soggetti che lì hanno compiuto speculazioni urbanistiche.
Non fermare l’ulteriore edificazione di questo territorio è quindi un grave atto di irresponsabilità: tanto più se si pensa che al suo interno doveva essere realizzato un grande parco urbano - tutta un'altra cosa rispetto ai giardinetti tra le nuove case previsti ad oggi - utile tra l’altro per ridurre l’inquinamento dell’aria della nostra città.
Se l’acqua crea disagi e danni al nostro patrimonio, l’aria inquinata li arreca alla nostra salute e le statistiche sulle malattie polmonari, spesso tumorali, riguardanti noi padovani, non sono per nulla confortanti.
Ma ancora una volta i nostri Amministratori non rinunciano al saccheggio del territorio dimostrandosi vergognosamente sensibili verso gli interessi di costruttori e speculatori e del tutto indifferenti verso i bisogni essenziali dei cittadini, pur trovandosi di fronte ad una estesa ed evidente situazione di rischio e di danno.
Comitato Iris
Foto: Elena Ditadi
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